Con oltre 200 insegne neon restaurate presenti al Neon Museum, possiamo affermare con certezza che la nostra storia è particolarmente “luminosa”.

Parlando seriamente, il neon è parte integrante di Las Vegas, così come le sirene, i casinò, gli angeli e le wine towers. Quale modo migliore per preservare il nostro elettrizzante passato se non con le insegne neon vintage restaurate?

Ecco alcune delle migliori presenti al Neon Museum:

Riviera

Adesso chiuso definitivamente, il “The Riv”, rimasto aperto dall’aprile 1955 al maggio 2015, fu il primo super hotel sulla Las Vegas Boulevard. Liberace vi si esibì durante la serata di inaugurazione dell’hotel ed è stato per anni l’attrazione principale dell’hotel e casino. Dean Martin vi si esibì spesso e comprò anche una quota dell’attività.

Lady Luck

Il Lady Luck Hotel & Casino fu costruito nel 1964 e nel 2013 fu ristrutturato, diventando Downtown Grand. Prima di essere aggiunto alla collezione di insegne del Neon Museum, l’insegna del Lady Luck fu nel film Vegas Vacation, nella scena in cui Cousine Vicki ci ballò su durante un party nel cimitero delle insegne neon della compagnia YESCO.

Moulin Rouge

Il Moulin Rouge aprì nel 1955 come primo hotel casinò di Las Vegas e divenne l’immagine di copertina di Life Magazine del 20 giugno dello stesso anno. La stessa donna che disegnò la famosa insegna “Welcome to Las Vegas”, Betty Willis, realizzò anche l’insegna in stile parigino del Moulin Rouge.

Jerry’s Nugget

Jerry’s Nugget è il più antico casinò a conduzione familiare della città. Questa iconica insegna apparve nel documentario di PBS, Restoration Neon, durante il quale vennero mostrate tutte le fasi cruciali del suo restauro, dal lavoro degli artigiani fino al prodotto finito nella sua nuova dimora presso il museo.

Sassy Sally’s

L’angolo a nord-ovest delle vie First e Fremont ha ospitato numerose attività negli ultimi 100 anni, tra cui il Sassy Sally’s, dal 1980 al 1999. In origine era la farmacia di Las Vegas, la quale servì i residenti della zona dal 1906 al 1955. Nel 1956 diventò poi il Silver Palace, il primo casinò a due piani di Las Vegas ed il primo con le scale mobili. Il casinò cambiò nome diverse volte prima di diventare Sassy Sally’s.

Binion’s

Benny Binion era in origine socio del Las Vegas Club, dove tenne una partita di poker lunga un intero mese che fece da apripista alle moderne “World series of poker”. In seguito a delle divergenze sui limiti delle puntate, Binion lasciò il Las Vegas Club e comprò l’El Dorado Club e l’Apache Hotel, trasformandoli nell’Horseshoe Club, che in seguito divenne famoso come Binon’s Horseshoe. Binion offrì da bere per incoraggiare le persone a trascorrere più tempo nel casinò e inviò limousine per trasferire i giocatori al suo club e divenne famoso soprattutto per accettare ogni tipo di scommessa, senza alcun limite.

Lido de Paris

Il Lido de Paris fu il primo e iconico show ad apparire allo Sturdust in occasione dell’apertura del resort, nel 1958. Per 32 anni ha reso l’immagine della showgirl un simbolo della cultura di Las Vegas. Il coreografo Donn Arden fu il primo a portare delle ballerine francesi allo show, portando un pò di atmosfera parigina a Las Vegas.

 

Golden Nugget

Il Golden Nugget venne costruito nel 1946, diventando uno dei più antichi casinò di Las Vegas. Dieci anni dopo la sua apertura, l’innovativo designer Kermit Wayne della compagnia YESCO, coprì i pavimenti dell’ultimo piano del Golden Nugget di neon e lampadine. La trovata architettonica venne poi ribattezzata come il “capanno decorato”.

Sahara

Nel 1964, il Sahara Hotel e Casinò ospitò i Beatles, con uno spettacolo straordinario. La band originariamente doveva suonare al Sahara, ma la straordinaria adesione all’evento spinse gli organizzatori a spostare il concerto al Rotunda, presso il Las Vegas Convention Center. 

New York New York

Il New York New York fu una delle prime insegne nel museo ad avere speciali lampadine che si illuminavano come un tempo, pur essendo delle lampadine fluorescenti compatte, dalla forma unica.

Desert Rose

Il Desert Rose fu uno dei pochi hotel sulla Strip ad accogliere gli animali. Tra gli ospiti abituali dell’hotel figuravano anche due camionisti con i loro scimpanzè.

Treasure Island Skull

Il Treasure Island aprì nel 1993, lo stesso anno dell’apertura del MGM Grand e della demolizione dell’iconico Dunes Hotel and Casino. In pieno periodo family-friendly, il Treasure Island simboleggiava la nuova Las Vegas. Gli ospiti venivano attirati in hotel tramite una battaglia dei pirati messa in scena al Buccaneer Bay e con un’enorme insegna che ricorda una nave pirata, con un teschio e ossa incrociate.

Liberace

Il Liberace aprì il proprio museo sulla Tropicana Avenue nel 1979. Il museo fu costruito per ospitare la propria stravagante collezione di costumi decorati con gioielli, auto e pezzi d’antiquariato con l’obiettivo di raccogliere fondi per un programma di borse di studio per studenti delle arti dello spettacolo e creative. L’insegna restaurata è una versione in neon della firma dI Liberace, incluso un candelabro e un pianoforte con il suo nome. Il restauro dell’insegna è stato ripreso nel documentario Restoration Neon della PBS. Fin dagli inizi della storia del neon, le migliori storie sono sempre state quelle di Las Vegas! Visita il Neon Museum per maggiori informazioni sulle insegne restaurate e sulla storia di Las Vegas